Poloniex raggiunge un accordo di $7.6M per le accuse di violazione
- Poloniex avrebbe consentito agli utenti di nazioni soggette a restrizioni come Iran, Cuba e Sudan di utilizzare lo scambio.
- L'OFAC ha affermato che $7,6 milioni saranno utilizzati per risolvere il caso di violazione della borsa.
I rapporti pubblicati dall'Office of Foreign Asset Control del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti hanno rivelato che l'exchange di criptovalute Poloniex ha accettato un accordo da $7,6 milioni relativo a oltre 65.000 presunte violazioni di numerosi programmi sanzionatori. I procuratori e gli inquirenti civili statunitensi si concentrano da anni sulle società di criptovalute per aver offerto "servizi illegali" e violato le leggi volte a fermare condotte illecite.
Poloniex avrebbe consentito agli utenti di Crimea, Cuba, Iran, Sudan e Siria di negoziare fino a 1415 milioni di dollari in totale tra gennaio 2014 e novembre 2019. Sebbene Poloniex abbia iniziato le operazioni a gennaio 2014, non ha implementato un programma di conformità alle sanzioni fino a maggio 2015. Secondo un rapporto del Tesoro documento, anche il programma di conformità non era retroattivo, consentendo agli utenti della rete provenienti da stati sanzionati di continuare a utilizzarlo.
Secondo l'OFAC,
Sebbene Poloniex abbia compiuto sforzi per identificare e limitare gli account con un collegamento con Iran, Cuba, Sudan, Crimea e Siria in conformità con il suo programma di conformità, alcuni clienti apparentemente situati in queste giurisdizioni hanno continuato a utilizzare la piattaforma di Poloniex per effettuare transazioni online relative ad asset digitali.
Poloniex, che è stato brevemente posseduto della società di criptovalute statunitense Circle, è attualmente gestita da un gruppo di organizzazioni, tra cui Justin Sun di Tron. Nel 2022, Poloniex e l'exchange di criptovalute Huobi hanno annunciato l'intenzione di lanciare una partnership che contribuirebbe a potenziare l'ecosistema Huobi.
Questa notizia arriva mentre le autorità di regolamentazione statunitensi continuano a reprimere gli exchange di criptovalute. La Commodity Futures Trading Commission (CFTC) statunitense ha recentemente citato in giudizio Binance e il suo CEO e fondatore, Changpeng Zhao, per aver gestito un exchange "illegale" e aver adottato un programma di conformità "fittizio".
La CFTC ha accusato Binance, il suo CEO e il suo ex responsabile della conformità di "elusione volontaria" della legge statunitense "mentre si impegnavano in una strategia calcolata di arbitraggio normativo a loro vantaggio commerciale".
Questa storia è in fase di sviluppo e verrà aggiornata per includere maggiori dettagli.






