Un tribunale cinese dichiara le criptovalute legali
- La Cina ha implementato restrizioni sul settore delle criptovalute dal 2013.
- Il governo cinese ha vietato le attività di trading e mining di criptovalute nel 2021.
- L'ultima sentenza del tribunale cinese offre un barlume di speranza agli appassionati di criptovalute in Cina.
- La corte ha anche fornito informazioni su come affrontare i crimini legati al settore delle criptovalute.
Il complesso rapporto della Cina con le criptovalute sta prendendo una nuova piega, mentre i tribunali nazionali stanno silenziosamente rimodellando il panorama. La Cina ha imposto un divieto sulle criptovalute nel 2021; tuttavia, un tribunale cinese ha recentemente ribadito la loro legittimità come proprietà intellettuale.
Come da locale rapporti, la Corte popolare cinese ha affermato che le risorse digitali come le criptovalute dovrebbero essere considerate proprietà legali debitamente protette dalla legge cinese.
La Corte del Popolo non è la prima corte cinese a sostenere una posizione diversa da quella del governo. All'inizio del 2018, un tribunale cinese di Hangzhou aveva confermato lo status di Bitcoin come proprietà virtuale.
All'epoca, il tribunale confermò che era legittimo possedere Bitcoin in Cina e garantì inoltre ai possessori di criptovalute che sarebbero stati tutelati dal sistema legale nazionale in caso di controversia.
È interessante notare che il governo cinese ha intensificato i suoi sforzi per vietare tutte le attività legate alle criptovalute nel 2021. Entro la fine di settembre 2021, il governo aveva completamente messo al bando tutte le transazioni di criptovaluta.
È importante affermare che la Cina ha adottato un approccio lento ma costante per mettere al bando le criptovalute. La restrizione è stata implementata gradualmente, a partire dal 2013, quando l’uso di Bitcoin è aumentato al punto che molti commercianti hanno iniziato ad accettarlo. All’epoca, il più grande motore di ricerca cinese, Baidu, dichiarò che avrebbe accettato pagamenti con Bitcoin.
Nel 2013, il governo cinese ha implementato restrizioni impedire alle banche di elaborare le transazioni Bitcoin. Inoltre, il governo cinese ha vietato le offerte iniziali di monete (ICO) nel 2017 e ha interrotto le operazioni di mining di Bitcoin nel 2019. Successivamente la Cina ha vietato totale il mining e il commercio di criptovalute nel 2021.
Non è ancora chiaro come le ultime sentenze dei tribunali influenzeranno il futuro delle criptovalute in Cina. Tuttavia, le decisioni dei tribunali danno speranza alle aziende e ai privati coinvolti nel settore delle risorse digitali in Cina.






